Indicare un sito, un software, un servizio on line, o un contenuto digitale disponibile gratuitamente on line che possa avere un utilizzo didattico?
Nella scelta di un sito didattico per bambini della scuola Infanzia e Primaria, mi è sembrato molto interessante il sito:
www.baby-flash.com di Betti Liotti.
È un sito italiano per bambini con tanti giochi educativi e di istruzione per imparare l’italiano, la matematica, la geometria, la geografia e tanti altri esercizi interattivi molto divertenti. Esso è stato creato dalla madre di Matteo, un ragazzo diversamente abile. Inizialmente il sito era stato creato per aiutare il figlio, poi decise di metterli a disposizione anche di altri bambini. Inoltre all’interno del sito si possono trovare anche una serie ben fornita di materiale stampabile che vanno da bigliettini di auguri per compleanni, natale, ecc.. fino alle schede didattiche. Vi sono anche i giochi per i più piccoli, come i giochi con le forme, i numeri o giochi di scrittura o anche una sezione giochi come puzzle, i flipper o il gioco del tris. La Home del sito è molto colorata e nella Bacheca vengono raccontate le storie. Credo che questo sito possa essere utilizzato da bambini e dai loro insegnanti con molta facilità e può aiutarli nell’apprendimento. Secondo me sarebbe carino utilizzare questi programmi con bambini diversamente abili e con i bambini stranieri che imparano la scrittura italiana. Vorrei concludere segnalando anche che all’interno del baby-flash vi è una sezione foto: ci sono tantissime immagini della natura, dei paesaggi e degli animali ed anche una bella raccolta di video musicali per bambini.
sabato 21 febbraio 2015
domenica 25 gennaio 2015
Ciao a tutti! :)
Avete mai pensato a quanto è bello far avvicinare i bambini al mondo della fotografia sin da piccolissimi?
Avete mai pensato a quanto è bello far avvicinare i bambini al mondo della fotografia sin da piccolissimi?
Navigando
nel web mi è capitato di notare quest’ immagine che a mio parere è splendida.
Sarebbe bello scattare delle
fotografie con un bambino vicino o farle a lui, e mostrargliele subito dopo sul
display. Oppure farlo guardare attraverso il mirino di una macchinetta e fargli
premere il pulsante per scattare. Questi sono piccoli gesti che gli faranno
acquisire familiarità con le macchinette fotografiche.
Credo che i bambini abbiano il potere speciale di guardare oltre quello
che riusciamo a vedere noi adulti… È come una sorta di magia! E tutto questo è
un insegnamento a noi, che ormai sommersi da impegni e malumori, ci
dimentichiamo di osservare le piccole cose che ci circondano e rendono più
“colorata” la nostra vita. Non sono un’esperta in materia, ma non
scandalizziamoci quando vediamo bambini con le digitali tra le mani, molti di
loro sono più bravi di noi ad utilizzarle. E soprattutto lasciamoli liberi di
esprimere la loro spontaneità in ogni scatto, senza stargli dietro a cercare di
insegnarli cose troppo tecniche. Impareranno da soli sperimentando e
divertendosi! Sediamoci accanto a loro e osserviamo i loro scatti, prestando
attenzione alle belle immagini, questo darà loro fiducia ed entusiasmo. Il
bambino nella foto qui sopra fotografa una delle cose più semplici che si trova
in natura, e proprio come lui anche noi possiamo guardare il mondo con occhi
diversi. Secondo me, dietro la lente di ogni macchinetta che immortala la
“semplicità” c’è sempre l’occhio di un uomo in grado di saper osservare il
mondo con gli occhietti magici di un bambino.
mercoledì 5 novembre 2014
Metafora sul web
Cosa ti verrebbe in mente se ti chiedessero di pensare ad una metafora per il mondo del web?
A me è stata posta questa domanda e ora sono qui a condividere con voi la mia metafora. Secondo me internet è paragonabile ad un timone.
Inizialmente ho pensato ai mari e agli oceani, che con le loro infinite rotte, collegano tutte le terre sul nostro pianeta, così il web che ci permette di scoprire nuovi luoghi e di comunicare con chi si trova dall’altra parte del mondo.
Per me il timone allude ad una libertà incondizionata di accesso ad infinite “isole di contenuto”. Spesso non abbiamo tempo di soffermarci a “navigare” tranquilli e ci ritroviamo a dare una sbirciata veloce alla Home di Facebook a discapito di molti blog. Tuttavia sono del parere che in caso di necessità basta accendere internet per avere la possibilità di accesso a infinite informazioni.
A me è stata posta questa domanda e ora sono qui a condividere con voi la mia metafora. Secondo me internet è paragonabile ad un timone.
Inizialmente ho pensato ai mari e agli oceani, che con le loro infinite rotte, collegano tutte le terre sul nostro pianeta, così il web che ci permette di scoprire nuovi luoghi e di comunicare con chi si trova dall’altra parte del mondo.
Per me il timone allude ad una libertà incondizionata di accesso ad infinite “isole di contenuto”. Spesso non abbiamo tempo di soffermarci a “navigare” tranquilli e ci ritroviamo a dare una sbirciata veloce alla Home di Facebook a discapito di molti blog. Tuttavia sono del parere che in caso di necessità basta accendere internet per avere la possibilità di accesso a infinite informazioni.
Come uso il web?... Scala Forrester
Mi è stato chiesto di descrivere il mio rapporto con il web utilizzando come metro valutativo la Scala Forrester. Prima di parlare del mondo del web è utile presentarla, dato che è un ottimo strumento per riuscire a identificare il nostro personale uso del web.
Secondo questa scala è possibile una distinzione in 6 differenti “gradini”:
Credo che la scala Forrester sia uno strumento importante perché in qualche modo ci aiuta a capire e riflettere sull’utilizzo della rete. Io personalmente mi colloco tra il quarto e quinto livello. Navigo spesso su internet, infatti utilizzo la rete Web per controllare la posta elettronica, per attività connesse all’università, per effettuare ricerche di vario genere, per tenermi in contatto con amici e parenti mediante l’utilizzo del social network, come Facebook , ma anche per leggere le ultime notizie e ascoltare musica. So benissimo che internet offre molto di più e mi dispiace non conoscerne tutti gli utilizzi. Solo l’anno scorso ho avuto la possibilità di avere un primo approccio con il blog che ho trovato molto utile e interessante. Mi auguro che questo sia un buon inizio per avere, in futuro, più conoscenze e competenze riguardo l’utilizzo della rete, ed ora grazie alla creazione di questo blog credo di potermi inserire anche nella fascia dei “creatori”.
Voi invece, in quale punto della scala vi riconoscereste?
Secondo questa scala è possibile una distinzione in 6 differenti “gradini”:
- Tra gli inattivi troviamo coloro che non fanno uso di internet. Occupa uno spazio minimo nella piramide in quanto, al giorno d’oggi, sono poche le persone che non si avvicinano al mondo di internet.
- Tra i lettori simpatizzanti ci sono coloro che visionano e leggono i contenuti on-line.
- Tra i partecipanti abbiamo coloro che utilizzano i social network (Facebook, Twitter, Instragram..)
- I partecipanti collezionisti, ovvero coloro che collezionano contenuti di vario genere.
- I partecipanti critici che commentano o partecipano a blog e forum.
- Ci sono infine i creatori che pubblicano on-line creando blog o siti web.
Credo che la scala Forrester sia uno strumento importante perché in qualche modo ci aiuta a capire e riflettere sull’utilizzo della rete. Io personalmente mi colloco tra il quarto e quinto livello. Navigo spesso su internet, infatti utilizzo la rete Web per controllare la posta elettronica, per attività connesse all’università, per effettuare ricerche di vario genere, per tenermi in contatto con amici e parenti mediante l’utilizzo del social network, come Facebook , ma anche per leggere le ultime notizie e ascoltare musica. So benissimo che internet offre molto di più e mi dispiace non conoscerne tutti gli utilizzi. Solo l’anno scorso ho avuto la possibilità di avere un primo approccio con il blog che ho trovato molto utile e interessante. Mi auguro che questo sia un buon inizio per avere, in futuro, più conoscenze e competenze riguardo l’utilizzo della rete, ed ora grazie alla creazione di questo blog credo di potermi inserire anche nella fascia dei “creatori”.
Voi invece, in quale punto della scala vi riconoscereste?
Matilda 6 mitica
Avete presente Matilda 6 mitica?
È un film del 1996 tratto dal romanzo Matilde di Roald Dahl. È diretto da Danny DeVito, che interpreta nel film il padre della protagonista e ne accentua la vena sarcastica, specialmente nello spietato ritratto dei genitori di Matilda veramente irritanti o della dispotica e violenta preside Trinciabue.
Matilda è una bambina dotata e intelligentissima, a pochi anni impara ad amare i libri e la lettura, ma la sua famiglia non ne comprende appieno le doti e tenta di crescerla nell’ignoranza e nella cultura del denaro e della sopraffazione del prossimo. Matilda fortunatamente segue il suo istinto, ignora le cattive inclinazioni dei genitori e quotidianamente si reca in una biblioteca dove divora qualunque libro le capiti sottomano, piena di curiosità ed entusiasmo, quando finalmente compiuti i sei anni il padre la manda a scuola. A scuola Matilda impara in fretta grazie alla dolce maestra Honey, insegnante, ma anche un pò sorella maggiore ed amica.
Infatti la paura più grande di Matilda era proprio quella di non trovare nessuno che condividesse la propria visione del mondo o che andasse oltre il bisogno e l’attaccamento ai beni materiali. La prova le viene data a scuola dalla dolce maestra Honey, le due istaurano un legame che va oltre il semplice rapporto alunno/insegnante. Matilda viene incoraggiata a coltivare le proprie passioni, e la maestra cerca di rendere partecipi gli stessi genitori alle particolari doti della bambina senza, però, alcun risultato.
La maestra Honey ha catturato la mia attenzione. Proprio come lei, per l’amore e la disponibilità che ci mette nel suo lavoro, diventa l’ideale di futura insegnante a cui aspiro.
È un film del 1996 tratto dal romanzo Matilde di Roald Dahl. È diretto da Danny DeVito, che interpreta nel film il padre della protagonista e ne accentua la vena sarcastica, specialmente nello spietato ritratto dei genitori di Matilda veramente irritanti o della dispotica e violenta preside Trinciabue.
Matilda è una bambina dotata e intelligentissima, a pochi anni impara ad amare i libri e la lettura, ma la sua famiglia non ne comprende appieno le doti e tenta di crescerla nell’ignoranza e nella cultura del denaro e della sopraffazione del prossimo. Matilda fortunatamente segue il suo istinto, ignora le cattive inclinazioni dei genitori e quotidianamente si reca in una biblioteca dove divora qualunque libro le capiti sottomano, piena di curiosità ed entusiasmo, quando finalmente compiuti i sei anni il padre la manda a scuola. A scuola Matilda impara in fretta grazie alla dolce maestra Honey, insegnante, ma anche un pò sorella maggiore ed amica.
“Quanto desiderava a volte avere una
persona amica, una persona buona e coraggiosa come gli eroi dei suoi libri.
Sospettava però, che come i draghi parlanti e le principesse dai capelli tanto
lunghi da potercisi arrampicare, queste persone esistessero solo nei libri di
favole.”
Infatti la paura più grande di Matilda era proprio quella di non trovare nessuno che condividesse la propria visione del mondo o che andasse oltre il bisogno e l’attaccamento ai beni materiali. La prova le viene data a scuola dalla dolce maestra Honey, le due istaurano un legame che va oltre il semplice rapporto alunno/insegnante. Matilda viene incoraggiata a coltivare le proprie passioni, e la maestra cerca di rendere partecipi gli stessi genitori alle particolari doti della bambina senza, però, alcun risultato.
La maestra Honey ha catturato la mia attenzione. Proprio come lei, per l’amore e la disponibilità che ci mette nel suo lavoro, diventa l’ideale di futura insegnante a cui aspiro.
Benvenuti! :)
Salve a tutti e benvenuti nel mio blog!
Grazie al suggerimento del professore del corso di tecnologie dell’istruzione, ho deciso di creare un mio blog personale per condividere i miei interessi e il mio modo di pensare riguardo l’insegnamento, ma anche per condividere con chiunque voglia riflessioni, opinioni e punti di vista sulle nuove tecnologie didattiche. Ho voluto mettere alla prova me stessa decidendo di aprire questo blog. Per me è stata una sfida dal momento in cui non avrei mai pensato di farlo.
Un abbraccio. A presto!
Grazie al suggerimento del professore del corso di tecnologie dell’istruzione, ho deciso di creare un mio blog personale per condividere i miei interessi e il mio modo di pensare riguardo l’insegnamento, ma anche per condividere con chiunque voglia riflessioni, opinioni e punti di vista sulle nuove tecnologie didattiche. Ho voluto mettere alla prova me stessa decidendo di aprire questo blog. Per me è stata una sfida dal momento in cui non avrei mai pensato di farlo.
Un abbraccio. A presto!
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